PROGETTO WAS 2016 – WATERSCAPE ARCHAEOLOGY IN SICILY WAS 2016
E’ un Progetto di Didattica e Ricerca che si svolgerà con il patrocinio e la collaborazione della Soprintendenza del Mare, Regione Siciliana, Assessorato Beni culturali e Identità siciliana, Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, con il patrocinio di Sealine – Centro Dipartimentale di ricerca per lo sviluppo dei sistemi costieri e del turismo – Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, e del Dipartimento dei Beni Culturali dell’ Università di Padova.
L’apertura dei lavori del progetto è strutturata con un corso intensivo di archeologia subacquea, durante il quale saranno portate a termine una serie di ricognizioni a Isola delle Femmine, Palermo a partire dal giorno 6 giugno 2016.
Il corso si impernia su ricerca, studio, protezione, conservazione e tutela del patrimonio culturale costiero, attraverso un approccio eco-sostenibile al mondo marino. Ciò significa avvalersi delle migliori pratiche per la subacquea scientifica che nasce dal rispetto della natura attraverso la conoscenza. Il progetto è rivolto a studenti universitari, ricercatori dottorandi e post dottorandi, subacquei, guide turistiche e tutte le persone che lavorano nell’ambito della cultura del mare. L’obiettivo principale è la formazione di archeologi, quale espressione dello sviluppo delle metodologie, delle tecniche e degli studi a terra e in immersione. L’attività didattica è svolta in conformità con gli standard della CMAS,: lezioni e seminari saranno corredati da presentazioni powerpoint, video; sono altresì previsti momenti di confronto attraverso workshop e tavole rotonde al fine di migliorare l’attività di ricerca.
Il nostro investimento per l’ambiente tiene conto dei principi fondamentali del c.d. Environmentally Friendly Diving e Snorkeling
1. Addestriamo al rispetto ambientale
2. Informiamo sempre i nostri allievi a proposito delle norme legislative attive nell’area di immersione, con particolare attenzione alle aree marine protette anche con seminari dedicati
3. Partecipiamo alle attività di monitoraggio subacqueo offrendo libri e bibliografia in formato digitale a tutti i partecipanti ai nostri lavori
4. Distribuiamo file pdf per via telematica con le informazioni storiche sui siti collegati con le nostre ricerche
5. Sosteniamo la “conservazione in situ”, come la scelta migliore per la conservazione del patrimonio culturale subacqueo (Convenzione UNESCO 2001)
6. Sosteniamo l’utilizzo di barche a vela per lunghi trasferimenti, l’uso di pannelli solari per avere acqua calda e i sistemi eolici per avere energia elettrica a bordo
7. Insegniamo ad avere un assetto perfetto e a pinneggiare correttamente per non danneggiare il fondale
8. Verifichiamo che tutte le attrezzature portate in acqua non vengano trascinate sul fondo per evitare danneggiamenti all’ecosistema
9. Divulghiamo l’obbligo dell’uso delle bandiere segnasub in barca e l’uso di boe dedicate per segnalare la nostra presenza in acqua
10. Verifichiamo che tutte le attrezzature portate in acqua non vengano trascinate sul fondo per evitare danneggiamenti all’ecosistema
11. Insegniamo a mantenere la giusta distanza da esseri viventi, piante, alghe e sedimenti fini per non turbare l’habitat circostante, anche durante le attività di rilievo, disegno e fotografia
12. Limitiamo l’uso di boe fisse vincolate al fondale e, se posizionate, scegliamo attentamente il punto utile di collocazione topografica non dannoso per l’ecosistema, evitando spostamenti e rimozioni frequenti
13. Presso i nostri centri didattici smaltiamo i rifiuti in maniera responsabile attraverso raccolta differenziata e riciclando sempre i materiali utili con diverse destinazioni d’uso e partecipiamo alle attività di pulizia dei fondali e delle coste